mercoledì 31 dicembre 2008

BIS - interessante add-on per PerformancePoint

PerformancePoint è una piattaforma estremamente potente, esistono tuttavia aspetti interessanti che potrebbero essere migliorati, sia per rendere più veloce l'implementazione della soluzione, sia per introdurre funzionalità aggiuntive che un utente finale potrebbe apprezzare.

Seguendo questa linea di pensiero, alcune società hanno sviluppato e introdotto sul mercato delle soluzioni pensate per aggiungere funzionalità alla piattaforma.

Iniziamo con il segnalare "Business Intelligence Studio", sviluppato dalla californiana Venice Consulting Group. Tra le funzionalità aggiuntive di sicuro interesse la possibilità di aggiungere nuovi "item" direttamente dai form di imputazione in Excel (senza dove passare dalla console del Business Modeler), oppure la possibilità di inserire controlli quali check box o menù di selezione per guidare la compilazione dei form.

Maggiori dettagli in questo articolo (Reuters):

In questa pagina invece, direttamente dal sito della società, una lista di demo video esplicativi delle diverse funzionalità.

Solgenia completa l'acquisizione di GruppoPro

L'annuncio ufficiale arriva dal sito della società: si tratta una delle ultime (per quest'anno) operazioni di accorpamento societario in area business intelligence e performance management.

Solgenia è stata fino al 2006 distributore esclusivo e quindi filiale italiana di Proclarity. Nel 2005 tuttavia Proclarity è stata acquisita da Microsoft, da novembre 2007 la stessa suite Proclarity è stata ritirata dal mercato come prodotto indipendente, in quanto parte organica di PerformancePoint 2007 (nuovo nome: PPS analytics).

Con l'acquisizione prima di Algol e quindi di GruppoPro, Solgenia va a costituire un gruppo ICT con al suo attivo circa 300 risorse.

Qui, per il comunicato ufficiale.

martedì 30 dicembre 2008

Secondo Gartner, più del 70% dei progetti di BI e BPM sono svolti "on-site"

Secondo un'indagine svolta da Gartner ad inizio 2008 negli Stati Uniti ed Europa, oltre il 70% dei progetti di Business Intelligence e Performance Management sono condotti "on site", cioè sono stati realizzati con una presenza fisica di professionisti che insieme ai loro clienti hanno portato avanti tutte le fasi del progetto: analisi, impostazione, sviluppo, rilascio.

La tendenza all'outsourcing, o in ogni caso all'off-shoring, cioè al ricorso di team di lavoro specializzati localizzati in aree con un minor costo della manodopera, sarebbe tuttavia in crescita.

L'articolo completo "Finding: More Than 70% of BI and Performance Management Projects Are Delivered On-Site", qui:

Sempre su questo tema, segnalo un articolo di ADT Magazine: "Will BI projects go offshore?", è un po' datato (2004), ma imposta bene il problema, e offre spunti di riflessione utili anche per lo scenario attuale.

lunedì 29 dicembre 2008

Introduzione alla BI secondo Microsoft

Segnalo un'eccellente video-introduzione all'ecosistema Microsoft per la Business Intelligence.
Più concreto delle "solite" presentazioni marketing, offre una visione complessiva di come le diverse componenti interagiscono fra loro. In inglese.

Tecnologie trattate:
  • SQL server 2005, Analysis Services, SSIS
  • Reporting Services, Report Builder
  • Excel 2007
  • PerformancePoint 2007 Monitoring (Business Scorecard Manager)
  • PerformancePoint 2007 Analytics (Proclarity)
  • PerformancePoint 2007 Planning


sabato 13 settembre 2008

PerformancePoint forum su TechNet

PerformancePoint è la soluzione rilasciata da Microsoft per consentire alle organizzazioni di affrontare in modo integrato esigenze evolute di Business Intelligence e Performance Management.

La soluzione è stata rilasciata alla fine dello scorso anno (a Novembre 2007 per quanto riguarda l'Italia) e in questo momento, chi fra noi ha la fortuna di essere coinvolto nei primi progetti, o viceversa vuole approfondire avrà sicuramente fame di informazioni e risorse.

Fra queste, vorrei segnalare il forum group Microsoft TechNet: "Microsoft Office PerformancePoint" (qui), il quale è suddiviso, seguendo l'articolazione del prodotto, in 4 forum distinti, ovvero:


  • Planning (qui), dove vengono discusse tematiche relative alla realizzazione di sistemi di pianificazione (budget e forecast) e più in generale relativamente all'utilizzo di questo modulo del prodotto
  • Monitoring and Analytics (qui), dove sono affrontate le caratteristiche (ed i problemi) nel trarre il massimo vantaggio dalle componenti per la realizzazione di dashboard e di analisi avanzata dei dati
  • Management Reporter (qui), dove si discute di questo nuovo elemento della suite, disegnato per facilitare la redazione di report economico-finanziari-patrimoniali.
  • Data Integration (qui), dove si approfondiscono le tematiche realative a come gestire al meglio i flussi in entrata ed uscita di dati dal sistema di Planning.

Buona lettura!


martedì 9 settembre 2008

Nuova VPC Microsoft per la Business Intelligence (v.6.0)

Grazie al Mike's Blog, ecco una notizia importante.
E' disponibile per download l'ultima versione dell'ambiente virtuale Microsoft per la Business Intelligence.

Conosco bene una delle versioni precedenti la 5.1 e devo riconoscere che il lavoro fatto già in questa è stato davvero notevole: un ambiente davvero completo, ricco di spunti e contenuti, molto gradevole sia come laboratorio di studio che come ambiente demo da condividere con collaboratori o clienti.

Si parla ovviamente di SQL server, Analysis Services, SharePoint Server, Excel 2007, PerformancePoint, Proclarity il tutto integrato in un ambiente e articolato su più scenari.

Studieremo questo nuovo ambiente e inseriremo i nostri commenti nei prossimi post.

Ecco i link per il download:

Business Intelligence VPC Release 6.part01.exe
Business Intelligence VPC Release 6.part02.rar
Business Intelligence VPC Release 6.part03.rar
Business Intelligence VPC Release 6.part04.rar
Business Intelligence VPC Release 6.part05.rar
Business Intelligence VPC Release 6.part06.rar
Business Intelligence VPC Release 6.part07.rar

Dimensioni totali: 5GB, Password da amministratore: pass@word1 (come nella versione precedente). La VPC scade l' 8/17/2009. Sono consigliati 4GB di RAM (anche se nella versione precedente con 1.5 GB la macchina risultava comunque fruibile, verificheremo se la nuova versione è effettivamente più esigente).



Tre metodologie per la misurazione della performance

La misurazione della performance aziendali passa attraverso l'individuazione di indicatori (metriche, KPIs), a loro volti connessi con le strategie aziendali.

E' possibile individuare le seguenti metodologie (che riflettono altrettante "practice" diffuse) per svolgere questo compito. Sono chiaramente pratiche complementari e non alternative.

1. Segmentazione dei risultati: è volta a capire su quali basi poggia il successo o l’insuccesso economico dell’impresa nell’ipotesi che il bilancio d’esercizio sia lo strumento principale.

I passaggi prevedono:
  • l'individuazione dei segmenti in cui scomporre il risultato aziendale;
  • l'individuazione dei valori di bilancio che concorrono alla formazione del loro risultato economico;
  • la definizione dei criteri di attribuzione dei valori di bilancio al segmento;
  • la definizione delle modalità di raccolta delle informazioni necessarie per il loro monitoraggio.

2. Fattori critici di successo: rispondono alla domanda "quali attività sono generatrici di vantaggi competitivi?"

I passaggi prevedono:

  • Individuazione dei fattori critici di successo
  • Collegamento dei f.c.s. alle attività svolte in impresa (e ai collegamenti fra esse, in rapporto di : fornitore/cliente)
  • Determinazione delle variabili chiave per raggiungere il successo competitivo
  • Scelta delle modalità di raccolta dei dati necessari al loro monitoraggio.


3. Soddisfacimento delle attese degli attori sociali legati alle sorti delle impresa

I passaggi prevedono:

  • Individuazione degli interlocutori sociali con cui l’impresa interagisce e definizione delle loro attese
  • Individuazione delle proposte progettuali a loro rivolte dall’azienda
  • Valutazione delle relazioni esistenti tra proposte progettuali dell’azienda e attese dei sui interlocutori
  • Scelta dei parametri utili per monitorare il grado di coerenza tra attese e proposte e delle modalità di raccolta dei dati a tal fine necessari.

Ringraziamo il prof.G.L.Stocchetti per i contenuti dai quali è stato tratto quanto pubblicato in questo post.

Disporre di informazioni per decidere: come orientare il sistema

Nell'impostare un sistema di Business Intelligence, le problematiche da affrontare non sono solo di tipo tecnico, sono molto più ampie.

Non possiamo certamente misurare ed analizzare infatti ciò che non viene rilevato. Se includiamo gli strumenti utilizzati per le attività di rilevazione, "le procedure che guidano il loro utilizzo, le risorse personali e materiali in essa impiegate, e la filosofia con cui tale attività viene gestita e organizzata [il loro insieme costituisce ciò che possiamo definire] il sistema delle rilevazioni d’azienda." (G.L.Stocchetti, 2008)

Ma come orientare tale sistema? Cioè come disegnare il sistema in modo che nella sua globalità consenta di ottenere quelle informazioni essenziali per il governo aziendale?

L'approccio da seguire deve essere di tipo "top-down", ovvero deve partire dalle esigenze conoscitive del management per guidare la progettazione del sistema delle rilevazioni attorno ad un modello unico e condiviso, mantenendo una forte enfasi sui processi orizzontali e un coinvolgimento dell'organizzazione anche nelle attività di rilevazione del dato.

La legge delle conseguenze inaspettate

Per chi si vuole avvicinare alla Business Intelligence Microsoft e nello specifico PerformancePoint, esistono sul mercato (solo in inglese per ora), diversi buoni libri.

Uno fra questi è "Pro PerformancePoint Server 2007", dove a pagina 7 viene riportato un esempio della "Law of Unintended Consequences", che ben spiega l'importanza, e quindi anche la difficoltà insita nel definire KPIs rilevanti e, soprattutto, in grado di orientare correttamente l'organizzazione verso gli obiettivi desiderati.

Riporto qui di seguito un breve estratto (ringraziando l'autore, Philo Janus):

Esempio 1:
"A company has a metric of "number of cases held over 20 days." The net result of this metric is that when your case is 18 days old, you'll see a flurry of activity, but when you hit the 3-week mark, it will suddenly go dead. Why? Because there is no metric to differentiate between a case that's 21 days old and one that's 90 days old. Once you're past the magic 20-day mark, there is no incentive to work on your case."

Esempio 2:
"One computer manufacturer implemented a metric on its support line counting "number of calls lasting more than 10 minutes." Their cost of support skyrocketed. When they dug into the background, they flound that their support technicians would work hard to help customers for 9 minutes. As the clock entered that ninth minute, they would simply offer to ship the customer a new system to get them off the phone".